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Informazioni Generali

Le malattie cardiovascolari (MCV) su base aterosclerotica rappresentano la prima causa di morte nei paesi industrializzati e la loro frequenza è in progressivo aumento in quelli in via di sviluppo. Il fenomeno mantiene proporzioni di tipo “epidemico” nonostante i continui e sostanziali progressi ottenuti dalla ricerca e dalla clinica nel campo del trattamento degli eventi acuti (infarto miocardio in primo luogo).

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In Europa le cifre sono impressionanti: complessivamente, le malattie cardiovascolari costano circa 190 miliardi di euro l’anno dovuti per il 57% ai costi sanitari per il 21% alla produttività persa e per il 22% alle cure informali. Le spese sanitarie dirette ammontano a 372 euro l’anno pro capite: sono le malattie con i costi economici, oltre che umani, più elevati d’Europa.

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Tutto questo ha comportato, tra l’altro, un notevole incremento della spesa sanitaria. Data la limitatezza di risorse economiche, una delle priorità della politica sanitaria attuale, è la prevenzione cardiovascolare.

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L’identificazione delle persone a rischio elevato di infarto del miocardio è uno degli obiettivi principali della prevenzione primaria individuale e costituisce la premessa necessaria per l’attivazione di azioni finalizzate alla riduzione dei fattori di rischio modificabili, al cambiamento dello stile di vita e all’intervento farmacologico.

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L’origine dell’attuale epidemia della patologia cardiovascolare può essere ricondotta al periodo dell’industrializzazione del 1700. I tre fattori, principalmente responsabili di tale processo, sono rappresentati dall’utilizzo dei derivati del tabacco, dalla ridotta attività fisica e dall’adozione di una dieta ipercalorica ricca di grassi e colesterolo. Il progressivo aumento dell’incidenza della patologia cardiovascolare è proseguito fino al XX secolo, ma si è ridotto  nel momento in cui i dati del Framingham Study hanno identificato una serie di fattori di rischio modificabili per la patologia cardiovascolare, quali il tabagismo, l’ipertensione e l’ipercolesterolemia.

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